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text Virginia Mammoli

Onorato Mancini
Ritratto di Musico Onorato Mancini Onorato  Mancini
27 Marzo 2019

Il tocco finale

Onorato Mancini, artigiano e maestro corniciaio da oltre 50 anni. L’arte di valorizzare l’arte

Onorato Mancini

Quella delle cornici è una tradizione di famiglia o una passione personale?

Una passione personale che ha dato inizio a una tradizione di famiglia. Nel 1965 Ho frequentato la scuola di Artigianato di Roma e da lì la bottega del mio maestro Giuliano Palla. Dopo anni di gavetta ho aperto il mio laboratorio in vicolo della Campana, che quest’anno compie 50 anni, da 10 mi affiancano i miei figli Roberta e Paolo, che hanno il mio stesso amore per l’artigianalità.

La cosa che più l’affascina di questo mestiere?

Vedere il valore aggiunto che la nostra esperienza può dare anche all’opera più modesta, valorizzandola al massimo.

La fase più delicata nella realizzazione di una cornice?

Determinate è la precisione nel taglio degli angoli e del vetro, operazioni molto delicate e pericolose. 

Il quadro più prezioso per cui avete realizzato una cornice?

Un Leonardo da Vinci per i Musei Capitolini. Un vero traguardo.

Gli insegnamenti più importanti che ha trasmesso ai suoi figli?

Il rispetto del cliente, la puntualità e la precisione nell’esecuzione dei lavori. Hanno scelto loro questo lavoro. Sono degli ottimi artigiani e non c’è miglior premio per me nel vedere in loro il futuro di questa bottega. 

La sua Roma in 3 luoghi a lei cari.

Il Colosseo, vicino ad esso c’era la mia scuola di artigianato, piazza Navona, la attraverso tutti i giorni per andare a lavoro, e il lungotevere, dove porto a passeggio tutti i giorni Lapo, il mio cane e mascotte del laboratorio.




Ritratto di Musico Onorato Mancini Onorato  Mancini

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