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text Veronica Sgaravatti

Guido Citerni
Flexitariano Flexitariano Flexitariano
27 Marzo 2019

A due passi da Via Veneto

Guido Citerni e il ristorante fiore: piatti buoni, sani e bellissimi

Guido Citerni

Come è nata l’idea di aprire un ristorante flexiteriano?

Abbiamo aperto questo ristorante dopo aver costatato che a Roma mancava questa nicchia nella ristorazione. Flexitariano deriva da flessibile, ovvero una cucina che privilegia i prodotti di origine vegetale, ma senza rinunciare completamente a carne e pesce. 

Quali sono i vostri punti di forza?

I tre aggettivi che abbiamo sposato per far crescere questo nuovo progetto sono: sano, gustoso e italiano. Usiamo materie prime di altissima qualità e siamo alla ricerca costante dei prodotti più freschi, genuini e biologici. Abbiamo un ricambio mensile del menù, a seconda della stagionalità degli ingredienti.

Perché il nome Fiore?

Inizialmente si chiamava Fiore, Crudo e Vapore, poi di tre parole ne abbiamo lasciata una. 

Qual è il piatto che più vi caratterizza?

Sicuramente un piatto che ci caratterizza molto sono i panieri al vapore che possono essere di verdure, riso, carne e pesce. Usiamo tanto la cottura al vapore che ci permette di eliminare i grassi saturi e garantire un’alta digeribilità dei nostri piatti, abbattendo le calorie e conservando i sapori dei cibi intatti. 

Quanto è importante la posizione per il successo del ristorante?

Fondamentale: di giorno è una zona di uffici e quindi le persone ci cascano dentro perché è l’unico ristorante un po’ diverso della zona, mentre la sera è comodo grazie alla facilità del posteggio. 




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