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Una vista panoramica di Roma dal punto di vista spectacolare del Gianicolo (ph. Valentina Stefanelli)

text Teresa Favi

6 Aprile 2022

La nostra intervista a Andrea Ferolla e Daria Reina

La Roma di due autentici esteti che hanno dato vita al concept store Chez Dédé

Andrea Ferolla e Daria Reina sono una coppia nella vita e nel lavoro. Autori di Italian Chic la guida al buongusto italiano di Assouline, hanno lavorato come direttori creativi, designer e consulenti di comunicazione per l’industria del lusso per più di 20 anni. Lui, artista raffinato e illustratore, lei fotografa, travel editor e tastemaker. Lui italiano, lei franco-italiana. Insieme concepiscono, progettano e creano oggetti. A Roma, sempre insieme, hanno creato Chez Dede la naturale prosecuzione della loro natura creativa e raffinata.

Daria Reina e Andrea Ferolla (ph.Oddur Thorisson)Copertina di Italian Chic, Assouline

“Abbiamo scelto di applicare, più in larga scala, quello che facevamo già solo per noi - racconta Daria - viaggiare, creare bellezza sotto ogni forma, promuovere l’eccellenza dove la troviamo, condividere meraviglie affinché non vadano dimenticate, incontrare persone interessanti”.  Musica francese, luci soffuse, divani in velluto, tazzine da tè e piatti di porcellana, riviste di lifestyle e libri d’epoca, accessori, come le Grands Sacs borse capienti di tela da portare in spalla in città o sulla spiaggia. Chez Dede ha un solo imperativo: farti sentire a casa. Insomma, più che una boutique o un concept store, una vera e indimenticabile esperienza. “Siamo in un palazzo Rinascimentale del Rione Regola (il più piccolo rione di Roma), nel centro storico, in quella che è considerata ormai, anche grazie al nostro contributo, la strada più sofisticata di Roma: via di Monserrato” dice Andrea. “Da quando abbiamo aperto, ormai quasi 7 anni fa, siamo stati via via raggiunti da nuovi vicini eccellenti con cui spesso è un piacere collaborare a iniziative comuni che alimentano la bella atmosfera che si respira qui”. “Siamo entrambi cresciuti lontano da Roma e l’impatto con questa scenografia Pucciniana a cielo aperto non ci ha lasciato indifferenti. Per due appassionati d’arte e bellezza formale come noi - conclude Daria - Roma è una vera droga. Nessuna città basta più se ti abitui a tutto questo. Provo una profonda gratitudine per tutti i grandi artisti, architetti, poeti che ci hanno lasciato tutta questa grazia in eredità. Bisogna averne cura e se possibile lasciare anche noi qualcosa di buono da godere alle future generazioni”.

“Restiamo nel nostro quartiere perché è quello che amiamo e bazzichiamo di più.

Roma in alcuni scatti di Daria Reina Barbiere via dei Portoghesi, Roma (ph. Daria Reina)

Libri

La libreria Fahrenheit 451, presidio culturale d’eccellenza in Campo de’ Fiori, dove scopriamo sempre volumi rari e introvabili riviste. E La Antica Libreria Cascianelli, dietro Piazza Navona: praticamente un tempio per gli esteti e i liberi pensatori, la cui vestale Valentina custodisce piccole stanze ricolme di curiosità irresistibili.

Videoteca Hollywood

Film

La videoteca Hollywood, a due passi da noi in via di Monserrato, è un’istituzione frequentata dal gotha del Cinema internazionale, da quelli che il cinema lo fanno e da quelli che il cinema lo amano profondamente.

Sale cinematografiche

Il Cinema Farnese, in Campo de’ Fiori, che va sostenuto e proietta film che a Roma si possono vedere solo lì. Per ritrovare il piacere di andare al Cinema con la C maiuscola.

Food

Pasticceria La Deliziosa, in vicolo Savelli: provate i loro cornetti a colazione e capite. Il Ristorante Pierluigi, in piazza de’ Ricci, vibrante salotto del glamour cosmopolita, destinazione privilegiata di paparazzi e bon vivants accolti in una piazza monumentale tra le più eleganti del Centro. Ma la Trattoria da Settimioal Pellegrino, in una parallela di corso Vittorio, è davvero un luogo-simbolo di Roma: ospitalità casalinga e cucina dal ristrettissimo menu, sempre lo stesso, immutabile da 70 anni. Qui si incontrano le varie anime, nobile e popolaresca, artistica e impiegatizia, borghese e bohemien, mondana e discreta della Roma più autentica.

Qui, nella piccolissima cucina a vista, Teresa cuoce le polpette alla piastra più buone di Roma. Ai tavoli facce del quartiere, facce famose, stranieri che la sanno lunga, personaggi incredibili. Il casting è composto dal Signor Mario, direttamente alla porta, con una selezione accurata.

Probabilmente, con il tempo, se sarai fedele, ti verrà assegnato un soprannome. Noi ci siamo conquistato quello de ‘i Signori di Monserrato’. Ecco, questa è Roma, la Roma che ci piace”.

5 posti da non perdere a Roma:

Clivo di Rocca SavellaGalleria BorgheseVilla PamphiljChiesa di San Luigi dei FrancesiGianicolo (ph. Eleonora Gyl)

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