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text Virginia Mammoli photo Valentina Stefanelli

21 Giugno 2019

Bellezza e Solidarietà

Anlaids e la sua scintillante serata di Gala per aiutare

Una serata indimenticabile, diventata ormai una delle più importante kermesse benefiche della Capitale. Un’occasione speciale in cui glamour e solidarietà, arte e bellezza, si uniscono per sostenere Anlaids e quindi la lotta contro l’Aids. Stiamo parlando di Arte & Aids, nella magnifica cornice di Palazzo Doria Pamphilj, il cui padrone di casa, il principe Jonathan Doria Pamphilj, è Tesoriere della Sessione Lazio di questa importante Associazione Nazionale. 

L'evento è stato ospitato nella magnifica cornice di Palazzo Doria Pamphilj

Come nelle edizioni precedenti Anlaids ha coinvolto un prestigioso parterre di celebrities, alcune delle quali - come Pierfrancesco Favino, Giorgio Marchesi, Anna Ferzetti, Ferzan Özpetek, Martina Stella, Giulia Bevilacqua e Nina Zilli - sono diventate ‘pittori a fin di bene’, realizzando i quadri che sono stati poi messi all’asta durante la serata di Gala, per raccogliere i fondi che permettono all’Associazione di continuare nella sua missione, quella di informare e quindi prevenire l’infezione da Hiv e Aids. Quest’anno le opere sono state esposte tra la Sala Aldobrandini e il suggestivo chiostro bramantesco, impreziosito dai decori scenografici curati da Matteo Corvino e realizzati insieme a studenti e docenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma. A cena, le proposte firmate dallo Chef stellato Giuseppe Di Iorio, fresco di nomina di Ambasciatore del Gusto per la città. 

Per l’occasione abbiamo incontrato Massimo Ghenzer, presidente di Anlaids Lazio.

massimo ghenzer presidente anlaids

Quali sono stati i punti salienti dell’edizione di quest’anno?

È un appuntamento di estrema piacevolezza, ma bisogna tenere presente che, molto pragmaticamente, la sua finalità è quella di raccogliere i fondi che ci permettono di realizzare i nostri programmi. Tra gli sponsor di questa serata c’è stato ad esempio Endemol, una grande società di produzione, che ci aiuta nell’acquisto dei test salivari - che in pochi minuti, massimo 20, danno la risposta per sapere se la persona ha contratto l’infezione dell’Hiv - ma ci sono stati anche altri preziosi partener, oltre ai 350 partecipanti. Per cui, è stata decisamente una serata di successo.

Cena di gala

Che tipo di progetti portate avanti?

Fondamentale è il Progetto Scuole, attraverso il quale una squadra di psicologi e medici spiega ai ragazzi cos’è l’Hiv e come prevenirlo. Un contributo che diamo ormai da 15 anni e con cui siamo entrati in contatto ad oggi con circa 150mila giovani. 

Alcune celebrità sono diventate "pittori di beneficenza", creando opere d'arte che sono state messe all'asta durante la serata di gala

Progetti futuri?

Parteciperemo ad un convegno internazionale sulla PrEP, ossia la profilassi pre-esposizione. Un nuovo percorso, a cui cercheremo di capire che tipo di contributo noi, come Anlaids, possiamo dare.

Quest’anno avete istituito anche il premio intitolato a Fernando Aiuti.  Ci racconti qualcosa dell’uomo che ha fondato Anlaids, scomparso lo scorso gennaio.

Oltre a essere un immunologo di fama mondiale, Fernando per me era, prima di tutto, un grande amico. Lo conoscevo da 30 anni. È stato lui a ridare dignità alle persone infette di Hiv e Aids, restituendogli la loro identità di semplici malati e non di persone da allontanare e isolare. Aveva una personalità molto intensa, un carattere forte, ma soprattutto era un medico profondamente appassionato e molto vicino ai suoi pazienti. Ha dato tutta la sua vita alla loro cura. Per tutti questi motivi ci è sembrato doveroso intitolargli questo premio, che sarà assegnato il primo dicembre, giornata mondiale contro l’Aids.




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