Le Chiese e i capolavori di Roma
Un tour ideale in questo magnifico universo del sacro
Con più di novecento chiese Roma è la città che ha più edifici religiosi al mondo. Un immenso patrimonio architettonico che si è costituito in duemila anni di storia della città che è la capitale mondiale del cattolicesimo. Oltre alle quattro imponenti chiese basilicali: San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura, tante sono le chiese monumentali che hanno subito nel corso dei secoli trasformazioni, abbellimenti, decorazioni e interventi da parte dei più importanti artisti tanto da poter essere considerate dei veri e propri capolavori.
Un tour ideale in questo magnifico universo del sacro potrebbe iniziare con una delle più importanti e popolari chiese di Roma: Santa Maria in Trastevere. Situata nel vivace quartiere di Trastevere, Santa Maria è una delle più antiche chiese della città.
La tradizione vuole che il giorno della nascita di Cristo sia comparso, sul luogo dove oggi sorge la chiesa, un pozzo naturale di olio di oliva. La chiesa ha subito importanti rimaneggiamenti nel IV e nell’VIII secolo, ma deve il suo attuale stile romanico all’importante ristrutturazione avvenuta nel 1140 sotto Papa Innocenzo II.
I capolavori all’interno sono, senza dubbio, i ricchi e colorati mosaici con le storie di Maria realizzati nel 1291 da Pietro Cavallini, il meraviglioso soffitto in legno dorato e la maestosa Assunzione della Vergine realizzata dal Domenichino nel 1616. Piccola, appartata, ma con un titolo importante è la Basilica di San Pietro in Vincoli, la chiesa è universalmente conosciuta perché all’interno custodisce l’urna con le Catene di San Pietro, con le quali il Santo è stato fatto prigioniero a Gerusalemme, e uno dei massimi capolavori di tutti i tempi: la Tomba di Giulio II di Michelangelo al cui centro troneggia Mosè con la sua posa scattante e il suo terribile sguardo ammonitore.
Altra chiesa famosa in tutto il mondo è la Basilica di Santa Maria sopra Minerva, una delle poche chiese romane che ha elementi architettonici in stile gotico. L’edificio è stato costruito dal 1280 esattamente sulle rovine di un antico tempio dedicato a Minerva.
L’interno della basilica stupisce per la spettacolare volta blu cobalto sorretta da imponenti colonne gotiche, mentre lascia senza fiato il Cristo portacroce di Michelangelo. L’opera, tra le più sensuali del genio fiorentino, è stata iniziata nel 1515, durante il suo ritorno a Firenze, e collocata nella chiesa nel 1521, suscitando l’ira del maestro a causa di manomissioni a lui non gradite. Vicinissima a Piazza Navona vi è la Chiesa di San Luigi dei francesi consacrata alla Vergine Maria, a san Dionigi l’Areopagita e al re san Luigi IX. Conosciuta soprattutto con quest’ultimo nome (Chiesa di San Luigi dei Francesi), la chiesa è stata completata nel 1589 grazie alla generosità di Caterina de’ Medici. L’interno della chiesa è uno scrigno di capolavori tra i quali opere di Domenichino e soprattutto il ciclo pittorico di Caravaggio su san Matteo all’interno della Cappella Contarelli.
I due grandi dipinti laterali sono stati eseguiti nel 1599. Mentre il san Matteo e l’Angelo è stato completato nel settembre del 1602 dopo il rifiuto della prima versione da parte del committente. I tre dipinti del Caravaggio: la Vocazione, il Martirio e il san Matteo e l’Angelo, si imposero da subito come i quadri più rivoluzionari dipinti a Roma grazie all’uso estremo delle luci con forti contrasti chiaroscurali, la rappresentazione di temi sacri non idealizzati, l’uso di modelli presi nella Roma popolare e rappresentati nella loro naturale condizione, la narrazione storica con scene drammatiche di violenza e terrore. Da non perdere anche altri due grandi capolavori di Caravaggio, la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro che si trovano nella chiesa di Santa Maria del Popolo nella omonima piazza.
Ultima chiesa di questo breve itinerario tra le meraviglie religiose di Roma e la chiesa di Sant’Andrea della Valle che sorge sull’omonima piazza che si apre tra Corso Vittorio Emanuele II e Corso del Rinascimento. L’origine della chiesa risale al 1582 quando la nobile Costanza Piccolomini d’Aragona donò un edificio di proprietà dei suoi avi ai Chierici Regolari di san Gaetano da Thiene.
Dall’unione di questo edificio con le antiche chiesette di san Sebastiano e di san Ludovico nacque la grande chiesa di sant’Andrea apostolo, protettore di Amalfi. Mentre l’appellativo della Valle deriva dalla presenza delle antistanti proprietà della famiglia della Valle. La chiesa fu iniziata nel 1591 da Francesco Grimaldi e Giacomo Della Porta e continuata da Carlo Maderno, che si propose di farne una chiesa che rivaleggiasse con la basilica di S. Pietro, la Cupola, infatti, affrescata al suo interno da Lanfranco è la seconda per ampiezza di Roma. Oltre agli immensi affreschi della cupola la chiesa custodisce altri capolavori del Passignano, di Gian Lorenzo Bernini e del Domenichino.