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Un particolare di Palazzo Farnese, un gioiello architettonico che è uno scrigno di arte e politica nella Città Eterna

text Roberta Petronio photo Valentina Stefanelli

21 Dicembre 2023

Roma vista da Palazzo Farnese

La nostra intervista all'ambasciatore francese Martin Briens

Fortemente desiderato e sempre in movimento, Palazzo Farnese domina dal Cinquecento l’omonima piazza romana con grazia ed eleganza. Sede diplomatica di Francia presso il Quirinale, dal 1874, e prestigiosa residenza dell’ambasciatore francese, è protagonista ogni giorno di una buona quota della socialità culturale, politica e internazionale che ha come sfondo la Città Eterna.

La sua presenza blasonata a due passi da Campo de’ Fiori - agorà di matrice popolare con il pittoresco mercato rionale e la movida serale generata dalla corona di locali che cingono il monumento a Giordano Bruno - ricorda a tutti che Roma è questo: una città dove tutto si sovrappone e che l’antitesi non è altro che uno spazio per il dialogo e la convivenza. E infatti, le gioie dell’antico e il piacere del contemporaneo coesistono felicemente nel Palazzo Farnese, contenitore straordinario di arte e relazioni, con il monumentale Salone d’Ercole sempre aperto per incontri speciali sui temi di comune interesse per la Francia e l’Italia, sviluppati negli ultimi due anni anche sulla base del Trattato del Quirinale, stretto per una cooperazione bilaterale rafforzata: soffitti alti 18 metri, busti imperiali, arazzi del XVII secolo (Manifattura dei Gobelins), e le due virtù allegoriche - Abbondanza e Carità - scolpite da Guglielmo della Porta ai lati del camino di marmi policromi, opera del Vignola. Basterebbero questi soli indizi per comprendere lo spessore dell’edificio, ma c’è di più; ad esempio, gli affreschi dell’incantevole Galleria dei Carracci - ad opera dei fratelli Annibale e Agostino Carracci, tra il 1597 e il 1608 - che hanno reso famoso questo luogo, destinato in origine al passeggio privato e di rappresentanza del Palazzo. Sulla volta è dipinto il tema degli Amori degli Dei (ispirato dalle Metamorfosi d’Ovidio), opera che consegna alle sembianze di Bacco e Arianna i profili di Ranuccio Farnese e della sua sposa Margherita Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII. Sul giardino si affaccia invece la sala cinema abituata alle anteprime e alle edizioni annuali di Rendez-vous, il Festival del nuovo cinema francese. Al piano nobile la Galleria di Murano, illuminata da grandi lampadari di cristallo, diventa la scenografia ideale per gala, cocktail ed eventi di arte e moda come /gal-le-rì-a/, il progetto site-specific dell’artista e designer Sylvio Giardina. Una consistente porzione di meraviglia è riservata in particolare alla sala dei Fasti, oggi studio dell’ambasciatore e parterre delle cerimonie di consegna delle onorificenze assegnate dallo Stato francese, la più ambita è la Légion d’honneur. Da non perdere il soffitto, probabilmente firmato dal Sangallo, il più antico del palazzo, e la decorazione ad affreschi realizzata tra il 1557 e il 1563 dall’artista fiorentino Francesco Salviati per illustrare i fasti della famiglia Farnese.

Galleria Caracci

Attuale inquilino di Palazzo Farnese è l’ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens, arrivato a Roma nel luglio del 2023.

Ambasciatore Briens, è un vero privilegio osservare Roma dalle finestre di Palazzo Farnese.

“Senza dubbio. Al mio arrivo ho iniziato a percorrere le stanze stupito da tanta bellezza, e mi sono emozionato pensando agli architetti e agli artisti che si sono susseguiti tra queste mura: Sangallo, Michelangelo, della Porta, Zuccari, Salviati, i fratelli Carracci, e molti altri… Ma voglio proiettarmi anche fuori del ‘dado Farnese’, per conoscere ancora meglio Roma e i suoi quartieri, pieni di questa bellezza possente. Esco spesso per mischiarmi ai romani, capire la loro cultura costruita in tanti secoli e tuttavia sempre così presente nella loro vita quotidiana.”

Quali sono i suoi luoghi preferiti in città?

“Roma offre tante opportunità culturali. Prediligo la musica e seguo molto i concerti, ma sono anche curioso di assistere a spettacoli dal vivo, ad esempio quelli proposti durante il Romaeuropa Festival. Ammiro la Galleria Borghese, dove sono stato di recente: un concentrato di arte, aperta anche al contemporaneo. Musei e istituzioni sono colmi di vivacità culturale e apertura su mondi nuovi. Ho deciso di intraprendere un vero e proprio giro d’Italia: e ovunque, a Roma come in tutte le regioni, trovo un’accoglienza calorosa, e ovviamente cibi prelibati. La vostra cucina è pura poesia.”

All’interno di Palazzo Farnese, c’è un posto del cuore?

“Ci sono molti luoghi e opere che mi toccano. Ad oggi, direi comunque la Terrazza. Oltre a dare una visione inedita della facciata posteriore, con la loggia ideata da Michelangelo, ha una poesia particolare, soprattutto al tramonto quando la pietra assume un colore tra l’arancio e l’oro. Era stata ideata per collegare il palazzo alla Villa Farnesina, dall’altra parte del Tevere. Non è stato così, ma rimane una parte fondamentale dell’edificio, e dalla via Giulia in tanti si fermano a fotografare questo ‘ponte’. Per me comunque è ancora il tempo della scoperta, e vorrei che fosse così a lungo: conoscere, a poco a poco e nei dettagli il Palazzo, dal cortile al giardino, dalla Galleria dei Carracci alla Sala dei Fasti che ho la fortuna di avere come ufficio.”

Ogni 14 luglio poi, per la Festa nazionale di Francia, tutti gli occhi sono puntati sul cortile disegnato da Michelangelo, che si riempie di ospiti, musica e rituali istituzionali: il ricevimento, un must per chi aspira a respirare l’aria cosmopolita della Capitale, coinvolge da tradizione anche la comunità dei cittadini francesi residenti a Roma.  Bagliori di Grand Tour avvolgono da sempre il Palazzo, dove continua a celebrarsi la ‘liturgia’ della destinazione irrinunciabile: ogni anno sono almeno 50.000 visitatori che si affidano ai tour guidati o agli eventi più esclusivi per entrare in contatto con un sito universalmente iconico. Tra le attrazioni entrate di diritto nella lista dei desideri un posto è occupato dalla Biblioteca dell’École française, la più grande raccolta francese di volumi (215.000 dedicati alla ricerca) fuori dai confini nazionali. Da concentrato di capolavori a tela d’artista: l’ambasciata di Francia è entrata con clamore anche nell’olimpo di JR, fotografo e street artist francese che, dopo aver cambiato volto (temporaneamente) prima al Palazzo Strozzi di Firenze e poi al Palais Garnier di Parigi (sede dell’Opera), è intervenuto nel luglio 2021 sulla facciata rinascimentale con l’opera monumentale Punto di fuga. Il trompe-l’oeil di oltre 600 metri quadrati è entrato così nel programma di valorizzazione artistica del restauro delle facciate e dei tetti di Palazzo Farnese. Imperativo dell’Ambasciata, che ha invitato anche altri artisti italiani e francesi ad animare il cantiere, è infatti mantenere il Palazzo ‘aperto per lavori’ durante tutta la durata degli interventi.

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