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Terrazza della Nicchia

text Francesca Lombardi
photo courtesy Musei Vaticani

7 Ottobre 2020

Tutto quello che devi sapere sui Musei Vaticani

Con una guida d'eccezione: Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani

Una fabbrica di Bellezza: 760 persone – circa 1000 se si contano i collaboratori esterni - che fanno funzionare uno dei musei più importanti del mondo, un insieme meraviglioso di collezioni diverse e di capolavori unici. Alla guida di tutto questo Barbara Jatta, prima Vice Direttore accanto a Antonio Paolucci e dal 2017 Direttore dei Musei Vaticani. Dalle sue parole esce un affresco vivido di un posto vibrante, in continua trasformazione, dove la fede e l’appartenenza sono un importante motore propulsore.

Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani

I Musei Vaticani, custodi di Collezioni bellissime, ma anche di un messaggio per l’umanità intera. Ce ne parla?

Diversamente dai grandi musei del mondo, i Musei Vaticani sono da sempre veicolo di arte, ma anche di fede. Questa Bellezza è un messaggio profondamente cristiano, voluto dai Papi e dai Cardinali che si sono succeduti, di avvicinamento alla nostra storia e alla nostra religione. Penso alle sezioni per loro natura più vocate alla Cristianità - il Museo Pio Cristiano, Le Stanze di Raffaello… - ma è un filo rosso che attraversa tutti i sette km del percorso. Un raccoglimento che oggi, con gli accessi contingentati e il minor afflusso di turisti, è ancora più tangibile.

Nuovo braccio dei Musei Vaticani

Tradizione e innovazione: come si declinano queste due parole per i Vaticani?

C’è un grande equilibrio tra queste due parole: senza dubbio l’innovazione è un mezzo importante per comunicare la tradizione. Il nostro sito è dinamico e ricco di contenuti. Abbiamo dei canali social che interagiscono con i nostri follower, premiando ad esempio ogni settimana le foto più belle o mettendo online dei microvideo per spiegare i nostri capolavori. Si tratta di un lavoro interno che portiamo avanti giorno dopo giorno e abbiamo incrementato durante il lockdown. Non le posso dire che non è faticoso, ma stiamo avvicinando tanti giovani e lo sforzo è immediatamente ripagato. 

Cappella Sistina

La scoperta dell’ultimo Raffaello, cosa rappresenta per lei?

Lo abbiamo inaugurato il 1°giugno… Io sono arrivata che il restauro era appena iniziato, quattro anni fa: lo sento molto mio. È stato portato avanti dal Laboratorio di Restauro Pitture interno ai Musei Vaticani, che ha una lunga e prestigiosa tradizione internazionale. Ho seguito molto da vicino tutte le fasi, dalla semplice pulitura delle pareti per riportare all’ottimo fresco originale la grande scena della Battaglia di Costantino degli allievi di Raffaello - tanto importante per la nostra storia cristiana - alla eccezionale scoperta delle due figure dipinte da Raffaello stesso negli ultimi anni della sua vita. Una grande emozione, che ha preso forma piano piano.

Le stanze di Raffaello dopo il restauro Camera di Costantino Le Stanze di Raffaello - Stanza della Segnatura

Il luogo del Museo dove Barbara ricarica le batterie?

La Terrazza del Nicchione, il mio luogo del cuore. 

Il cortile Ottagono, un luogo speciale. La sua personale visione?

Direi che il Cortile Ottagono, invece, è il cuore dei Musei. Noi scherzando diciamo che senza Giulio II – il primo che qui allestì una straordinaria raccolta di sculture antiche con l’intento di far rivivere la Roma dei Cesari nella Roma dei Papi – non esisterebbero i Musei Vaticani. E’ un luogo chiave, con tante problematiche legate all’idea se chiuderlo o non chiuderlo … E’ un progetto a cui penso dalla mia nomina, soprattutto per la conservazione delle Statue che lì trovano sistemazione. Adesso, ad esempio, abbiamo in restauro L’Apollo perché le ultime scosse sismiche hanno interessato le caviglie dell’opera… Ogni statua è coperta e monitorata con microsensori, ma non sempre basta. 

Gruppo del Laocoonte, Museo Pio-Clementino

Come vede il futuro di questi Musei?

Bisogna cogliere questa opportunità, il dilatamento dello spazio e del tempo che questo momento ci offre,  per farlo diventano una risorsa e un momento di scoperta e di indagine di nuove prospettive. 

Certo sono anche preoccupata, perché sia i Musei Vaticani che la città hanno bisogno dei visitatori e del turismo. Ma, voglio pensare positivo.

Lei è profondamente legata a questa città, i suoi pregi e i suoi difetti?

Per lavoro mi sono occupata di cartografia, conosco Roma com’ è e come era. La amo moltissimo. Pregi e difetti? Pregi ne ha molti… È veramente eterna, immensa ma anche raffinata. Difetto: è caotica. Anche se, ora, ha una dimensione più umana.

Un piccolo itinerario personale in città 

L’Appia Antica dove vivo, vicino alla tomba di Cecilia Metella e alla parrocchia di San Sebastiano. Luoghi magici, secondi solo ai Musei Vaticani. 




Places

In questo articolo abbiamo parlato di Musei Vaticani e Cappella Sistina

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