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Cappella Sistina

Francesca Lombardi

13 Dicembre 2022

10 capolavori da vedere assolutamente ai Musei Vaticani

Una selezione di opere da non perdere per il loro valore artistico, storico e spirituale

Una visita ai Musei Vaticani ha molti livelli di lettura: grandi capolavori di indubbio valore artistico ma anche opere che raccontano il grande peso della Chiesa Cattolica  nel conservare il nostro patrimonio culturale. Ecco qui una selezione di opere da non perdere

Cappella Sistina

LA CAPPELLA SISTINA

Non ha bisogno di presentazioni, è l’opera più vista dei Vaticani, eppure ogni volta che entri ti percorre un brivido. Capolavoro assoluto di un genio,   è stata costruita tra il 1475 e il 1481 ed è decorata dagli affreschi di Michelangelo sulla volta e sulla parete di fondo realizzati nel corso del 1500. Spesso la troverete affollata, ma se desiderate vederla con tutta tranquillità potete anche recarvi qui appena entrati, seguendo il percorso breve e tenere tutto il resto per dopo.

Laocoön and His Sons

IL GRUPPO DEL LAOCOONTE

Da vedere per la bellezza, la posizione nello splendido Cortile Ottagono e perché proprio grazie a questa statua nascono i Musei Vaticani. Era il 1506 quando la statua fu rinvenuta sul colle Oppio. Il papa Giulio II mandò Michelangelo e l’architetto Giuliano de Sangallo a valutare il ritrovamento e in seguito decise di acquistare la statua. La collocò nel Cortile Ottagonale, dove ancora si trova oggi. A questo episodio si fa risalire la nascita dei Musei Vaticani. Il Gruppo del Laocoonte rappresenta un episodio narrato nell’Eneide, è probabilmente una copia romana in marmo databile tra il I secolo a.C e il I secolo d.C. di un’originale scultura in bronzo del 150 a.C.

Galleria della Carte Geografiche

LA GALLERIA DELLE CARTE GEOGRAFICHE

120 metri di lunghezza per 6 di larghezza: la  rappresentazione  dell’Italia alla fine del Cinquecento. Mentre camminate lungo la galleria immaginate di essere lo spartiacque del Paese: alla vostra sinistra le regioni che si affacciano sul Mar Tirreno e alla vostra destra quelle che si affacciano sul Mar Adriatico. Sul soffitto sono invece rappresentati gli avvenimenti religiosi più importanti avvenuti in ogni regione italiana. La sala oltre ad avere un valore artistico e geografico enorme, ha anche un forte valore ideologico perché fa intendere come ci fosse già nel Cinquecento un’idea di Italia unita da un punto di vista geografico e spirituale.

Tthe School of Athens, a fresco of inestimable value painted by Raffaello Sanzio around 1509

SCUOLA DI ATENE

In una delle quattro stanze del Palazzo Apostolico, c’è la Scuola di Atene, un affresco di inestimabile valore realizzato da Raffaello Sanzio attorno al 1509. Raffaello ricevette l’incarico da Papa Giulio II che chiese la realizzazione di una scena del mondo classico che rappresentasse le radici della civiltà romana. Al centro dell’opera ci sono Platone e Aristotele e attorno a loro molti dei più importanti filosofi e personaggi della storia. Una curiosità: alcuni dei volti dei filosofi sono stati rappresentati da Raffaello con le sembianze di alcuni dei suoi contemporanei. Tra il gruppo di destra, si scorge anche un uomo con le sembianze di Raffaello che si è autoritratto all’interno dell’affresco.

Belvedere Torso (ph. Valentina Stefanelli)

IL TORSO DEL BELVEDERE

Una sala ottagonale dipinta di rosso pompeiano ospita il celebre Torso del Belvedere e le statue delle Muse. Le statue che raffigurano le Muse provengono dalla Villa di Cassio vicino a Tivoli.
Il torso di marmo posto al centro della sala è una delle opere più famose dei Musei Vaticani, oltre che una delle sculture più studiate e ammirate dagli artisti dal Cinquecento ad oggi. La statua è datata al II secolo a.C. e probabilmente raffigura il personaggio di Aiace dell’Odissea, intento a meditare il suicidio.

Court of the Pigna (ph Valentina Stefanelli)

CORTILE DELLA PIGNA

Il luogo perfetto per una sosta durante il percorso, questo cortile prende il nome dall’enorme pigna di bronzo che occupa la grande nicchia sul lato nord del cortile. Al centro la grande sfera di Arnaldo Pomodoro: La Sfera con Sfera, donata dall’artista ai Musei Vaticani nel 1990. Una curiosità: la sfera non è immobile, ma ha un meccanismo che le permette di ruotare su se stessa.

il braccio nuovo

IL BRACCIO NUOVO

Nell’Ottocento il rientro dalla Francia delle opere confiscate da Napoleone comportò un riordino delle collezioni pontificie e rese opportuna la costruzione di un nuovo settore di scultura classica. Papa Pio VII (1800-1823) affidò l’incarico di realizzare il cosiddetto Braccio Nuovo del Museo Chiaramonti all’architetto romano Raffaele Stern, proseguito poi da Pasquale Belli fino all’inaugurazione nel febbraio 1822. All’allestimento soprintendeva la Commissione di Belle Arti, presieduta da Antonio Canova. Esempio mirabile di architettura Neoclassica, nella grande esedra che prende luce dai lucernari sul soffitto, si trova l’imponente statua del Fiume Nilo.

PINACOTECA

PINACOTECA

La Pinacoteca Vaticana fa parte dei Musei Vaticani dal 1932 quando per volere del Papa Pio XI venne costruito l’edificio per ospitare la pinacoteca. È costituita da 18 sale principali in cui sono esposte le opere in ordine cronologico a seconda della scuola di appartenenza. La prima sala è dedicata agli artisti italiani vissuti in epoca medievale, la seconda è dedicata a Giotto, mentre nella terza ci sono le opere di Filippo Lippi e del Beato Angelico. Le successive sale contengono i dipinti del XV secolo. Le sale più importanti e visitate sono la Sala VII con le opere d Perugino; la Sala VIII con le opere di Raffaello; la Sala IX con le opere dLeonardo; la Sala X con la pittura veneta; a Sala XII con le opere di Caravaggio.

MUSEO ETNOLOGICO ANIMA MUNDI

MUSEO ETNOLOGICO

ANIMA MUNDI

Nel 1925 il Santo Padre Pio XI organizzò un grande evento in occasione del Giubileo, l’Esposizione Universale Vaticana, una mostra realizzata con oggetti provenienti da tutte le parti del mondo toccate da missioni pontificie. Il successo dell’Esposizione  convinse il Pio XI a trasformare l’evento temporaneo in una esposizione permanente chiamata Museo Missionario Etnologico e la sede fu nel palazzo Laterano fino al suo trasferimento, avvenuto agli inizi degli anni Settanta, nella sede attuale all’interno dei Musei Vaticani. Quello che noti passeggiando tra queste teche è un senso di spiritualità e di dialogo tra i popoli, dove il mostrare la propria ritualità ha la funzione perno di conoscenza reciproca.

Bramante’s spiral staircase in the Vatican is a bold and exciting work

SCALA ELICOIDALE DI MOMO

Probabilmente una delle scale più belle e fotografate di tutto il mondo, costruita nel 1929 per essere l’entrata monumentale dei Musei Vaticani. E’ composta da una doppia rampa, una a salire e l’altra a scendere che non si incontrano mai e oggi viene utilizzata solo come uscita. Forse non un’opera d’arte vera e propria ma vale la pena soffermarsi a ammirarla mentre uscite.

Places

In questo articolo abbiamo parlato di Musei Vaticani e Cappella Sistina

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