Advertising

Connect with Roma the Eternal City

Sign up our newsletter

Get more inspiration, tips and exclusive itineraries in Rome

+
cover fori

text Veronica Sgaravatti photo Valentina Stefanelli

21 Giugno 2019

Una passeggiata nella storia: la nostra top list di bellezze romane

Tutto il fascino della Roma Repubblicana scoperto attraverso il Foro Romano e il Palatino

Passeggiare per Roma è come passeggiare in un enorme museo all’aperto e è uno dei motivi per cui da tutto il mondo vengono a visitare la nostra città. L’itinerario più bello e affascinante per ammirare i resti dell’antica città romana è una passeggiata in via dei Fori Imperiali che va da piazza Venezia al Colosseo per scoprire il complesso archeologico più grande e più importante di tutto il mondo: il Foro romano e il Palatino. La vista di quest’area lascia senza parole anche i visitatori più preparati a cotanta bellezza perché non è la visita di un monumento singolo bensì una passeggiata disseminata di rovine dove si può toccare con mano la grandezza della storia di Roma e le vestigia del passato.

foro romano020

Nell’area del Foro Romano, anticamente una palude, si addensano praticamente tutti i più grandi edifici pubblici e sacri della Roma repubblicana: da alcuni dei più antichi templi romani come i santuari di Saturno o dei Dioscuri a diverse basiliche come la Basilica di Massenzio e la più antica Basilica Emilia, fondata nel II secolo a. C., i cui resti sono visibili a destra dell’ingresso di via dei Fori imperiali. Il Foro Romano, iniziato a costruire dal VII secolo a.C. fu il centro della vita pubblica romana per oltre un millennio e deve la sua costruzione a Tarquinio Prisco che fece fare un grandioso sistema di fognature (la Cloaca Maxima) capace di drenare il fondo paludoso della valle del Foro, oltre a iniziare la costruzione della prima pavimentazione del Foro Romano, intorno al 600 a.C. e della zona del Comizio, l’antico centro politico della città. Durante i primi anni della Repubblica (509 a.C.) si iniziò la costruzione dei primi santuari: quello di Saturno e quello dei Dioscuri, ma il grande sviluppo edilizio del Foro si ebbe dopo la fine delle guerre puniche, che diedero a Roma il dominio incontrastato del Mediterraneo occidentale e successivamente, con le guerre d’Oriente, anche di tutta l’area orientale. La crisi della Repubblica e il passaggio del potere nelle mani della monarchia portò a una ristrutturazione urbanistica che si tradusse nella costruzione dei Fori Imperiali e, precisamente del foro di Cesare, di Augusto, di Traiano e di Nerva.

Tempio della Concordia

Il Foro Romano, nacque in origine come un mercato, per poi divenire, man mano che la città acquistava in potenza e ricchezza, il centro della città stessa, un luogo di riunioni e comizi, accademia di cultura e d’arte. L’origine del nome foro deriva dal latino fero, cioè porto, dal verbo portare, alludendo al fatto che le merci venivano portate al mercato per essere vendute. Dovettero trascorrere molti secoli affinché l’area del Foro tornasse a essere nuovamente un mercato, in particolare legato al commercio delle bestie, da cui la nuova denominazione di Campo Vaccino, risalente alla metà del XVI secolo, dove si svolgeva la compravendita dei bovini e delle pecore. 

L’ingresso al Foro Romano è possibile dalla Via Sacra, sotto l’Arco di Tito o dal Campidoglio sotto l’Arco di Settimio Severo. I due archi sono tra loro molto diversi, sebbene entrambi decorati con scene di guerre.

Foro Romano

L’Arco di Tito posto accanto al Colosseo ha una sola cornice ed è dominato da una grande iscrizione originale che ci permette di identificare subito a chi era dedicato il monumento; l’arco fu fatto costruire da Domiziano per il fratello Tito, figlio di Vespasiano, dopo la sua morte avvenuta nell’81 d.C., per celebrarne le vittorie riportate in Giudea nel 71 d.C.  L’Arco di Settimio Severo, invece, risale al 203 d.C., per celebrare i primi dieci anni del suo impero. L’arco a tre fornici, di travertino e mattoni, è alto oltre 20 metri e largo 23, e la superficie è animata da quattro colonne per facciata, poggianti su alte basi e i rilievi celebrano le vittorie di Settimio Severo in Partia ed in Arabia.  In via sperimentale da quest’estate è stato inaugurato un percorso inedito che unisce il Foro Romano e i Fori Imperiali, un’unica passeggiata all’interno di una delle aree archeologiche più importanti e famose del mondo. Il percorso diventerà definitivo dal 2020.

The Palatine Stadium

Terminata la passeggiata al Foro Romano, con lo stesso biglietto d’ingresso oltre i Fori si può visitare anche il Palatino, il più importante dei sette colli di Roma, che si trova tra la valle del Foro e il Circo Massimo e dove, secondo la tradizione, Romolo tracciò il solco entro cui fondò Roma. Tra la fine del nono e l’inizio del settimo secolo a.C. i Latini, discesi dai colli di Albalonga, si stabilirono sul Palatino per difendere e controllare il passaggio del Tevere all’Isola Tiberina. Quando la città si espanse, la valle ai piedi del colle, che allora ospitava una necropoli, fu inglobata nel sistema urbano e si trasformò nel Foro, il centro della vita politico-amministrativa.

Colosseo

Con l’allargamento del primitivo abitato sui colli vicini, il Palatino, oltre a ospitare diversi templi, fu scelto, a causa della sua posizione centrale e salubre, per le residenze private dei ricchi patrizi di età repubblicana. Durante questo periodo il Palatino si trasformò in un elegante quartiere residenziale: tra coloro che vi abitarono possiamo ricordare Marco Valerio Massimo, console nel 505 a.C., Tiberio Sempronio Gracco, console nel 95 e il poeta lirico Catullo. Nell’età imperiale, Augusto, che sul colle era nato, lo trasformò nella sede dei palazzi imperiali, facendosi erigere un’abitazione di ampie proporzioni. I suoi successori costruirono palazzi ancora più sontuosi.

Il Tempio di Venere e Roma, il più grande tempio dell'antica Roma

Dopo questa passeggiata nella storia è possibile concedersi una pausa con un buon gelato nelle tante gelaterie della zona. In via Cavour, a pochi passi una dall’altra ci sono La dolce vita e Flor, entrambe da provare. Mentre se è l’ora di pranzo si può optare per la Taverna dei Fori Imperiali o La Casetta in via Madonna dei Monti, un ristorante tipico romano con ottimi dolci che però va sempre prenotato prima perché molto richiesto e sempre pieno. Se invece volete godere di una panoramica dall’alto della zona bisogna andare all’Hotel Forum, alle spalle di via Cavour e salire all’ultimo piano per godere di una vista spettacolare in una delle terrazze più belle di Roma. Per una cena sofisticata invece si può scegliere Madre, ottimo locale alla moda a Largo Angelicum. 




Places

In questo articolo abbiamo parlato di Fori Imperiali e Palatino

Inspiration

Connect with Roma the Eternal City