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cover terrazze

text Gabrielle Bolzoni photo Valentina Stefanelli

21 Giugno 2019

Terrazze Eterne

affascinanti Belvedere che dominano l’Urbe e riservano a chiunque vi si soffermi una vista spettacolare

Roma è la culla mondiale della storia e custodisce ancora gran parte di quella bellezza antica. C’è talmente tanto da vedere e visitare che, pur vivendoci, si ha la sensazione di non conoscerla mai fino in fondo, perché ha mille volti e continua a sorprenderci. Tra le classiche mete turistiche vi sono dei luoghi magici, per nulla scontati, che potrebbero essere visitati decine di volte senza stancare mai. Si tratta di terrazze storiche, adibite a belvedere, che dall’alto dominano l’Urbe e da secoli riservano a chiunque vi ci si soffermi una vista spettacolare e tante emozioni. Una sensazione di continuità tra passato e presente e per un attimo l’illusione di avere catturato quel senso di infinito, che solo la Città Eterna sa regalare.   

Trinità dei Monti sorge in cima alla celeberrima Scalinata ed affaccia sulla scenografica Piazza di Spagna e sul rettifilo dell’antica Via Trinitatis, che la collegava al Tevere. Per unire le pendici del Pincio con la zona sottostante fu realizzata dal 1723 la scalinata barocca a due rampe convergenti, il cui gioco di sporgenze e rientranze fu schizzato dal Bernini già a metà del 1600. Dal 1500 domina la scena la chiesa della Ss. Trinità dei Monti con i suoi due grandi campanili simmetrici, la cui storia ebbe iniziò nel 1494 quando Carlo VIII re di Francia vi acquisì una vigna per creare un alloggio dove ospitare alcuni religiosi dell’Ordine dei Minimi. In seguito al Sacco di Roma il complesso fu ampliato con un chiostro affrescato ed un convento con una vivace biblioteca scientifica. Al centro del belvedere si trova dal 1789 l’obelisco. Da qui costeggiando sulla destra la maestosa Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia, si raggiunge in breve il Pincio. 

Vista su Piazza del Popolo dalla terrazza del Pincio

La terrazza panoramica del Pincio, posta sulla sommità dell’omonimo colle che si affaccia su Piazza del Popolo ed incorona Villa Borghese, rappresenta ancora oggi la passeggiata storica più cara ai romani. Dalla tarda antichità alla fine del Settecento molte famiglie nobili, tra cui i Pincii nel 1300, da cui trae il nome, possedevano qui vigne e orti. Alla fine del Settecento l’architetto Giuseppe Valadier propose un progetto di abbellimento e la creazione di un parco che offrisse ristoro ai romani, da secoli ammassati lungo il Tevere, e gloria all’Imperatore. Dal 1816 per volere di Napoleone fu realizzata l’attuale Piazza del Popolo, collegata con rampe e terrazze al Pincio, che divenne il primo giardino pubblico di Roma. La vasta terrazza panoramica, dedicata a Napoleone, offre una spettacolare veduta sull’ immenso skyline. Famosi sono i 229 busti storici, l’Orologio ad Acqua e l’antico obelisco, mentre la Casina Valadier ospita una piacevole caffetteria.

La terrazza del Gianicolo sopra Trastevere

Il Gianicolo è un colle minore sulla riva destra del Tevere sopra a Trastevere, ideale per passeggiare. Nel 1849 divenne scenario della battaglia tra Garibaldi, celebrato con una maestosa statua equestre in bronzo, e le truppe francesi che cercarono di occupare Roma. Ancora oggi si possono apprezzare la Fontana monumentale dell’Acqua Paola, eretta nel XVII secolo su un antico acquedotto romano; il Faro Manfredi del 1911, dono degli italiani emigrati in Argentina; e la Chiesa di San Pietro in Montorio. Dal belvedere sul centro storico si scorgono in lontananza le cime dell’Appennino centrale occidentale. Famoso è il Teatro San Carlino che ospita spettacoli di burattini per i più piccini. 

La bella terrazza del Giardino degli Aranci, detto anche Parco Savello, sull'Aventino

Il parco Savello è posto sul colle Aventino, ribattezzato Giardino degli Aranci, per la presenza di numerosi alberi di aranci amari in ricordo di S. Domenico che fondò qui il proprio convento. Nel 1300 la famiglia Savelli vi costruì il proprio castello, cinto da grosse mura medievali, ancora visibili. Dal 1932 quest’area ospita un piccolo giardino panoramico, rettangolare e simmetrico, realizzato dall’architetto Raffaele De Vico con lo scopo di valorizzare lo spazio e di creare un nuovo belvedere romano. Dalla terrazza si gode di uno splendido affaccio, che spazia dall’ansa del Tevere fino alla Basilica di S. Pietro. Uscendo dal Giardino degli Aranci e voltando a destra si raggiunge la Piazza dei Cavalieri di Malta, progettata nel 1765 dal famoso incisore Giovan Battista Piranesi, dove sbirciando nella serratura del portone della Villa dei Cavalieri si scorge la cupola di San Pietro, incorniciata dalle siepi dei giardini.

Il Campidoglio incorona il colle capitolino e si raggiunge salendo la scala monumentale. Fu progettato da Michelangelo e rappresentò per secoli il cuore politico e religioso della Capitale. Numerosi templi e santuari, edificati qui, ne sancirono la sacralità. Sull’altura dell’Arx si trova oggi l’imponente Basilica dell’Aracoeli.  Se in età romana i monumenti principali del Campidoglio erano rivolti verso il Foro, dal Medioevo in poi la vista del Campidoglio si ha su Campo Marzio. Alla fine del 1400 vi furono istituiti i Musei Capitolini, il museo pubblico più antico del mondo e la Lupa divenne il simbolo della città. L’imponente statua equestre in bronzo di Marco Aurelio ne rappresenta il fulcro. Il progetto michelangelesco fu completato nel 1940 con la realizzazione del prezioso pavimento stellato e di una galleria sotterranea che collega i tre palazzi che si affacciano sulla piazza. 

Terrazza Caffarelli, a sud-ovest lato del Campidoglio

Sul lato sud-ovest del Campidoglio, in cima allo splendido palazzo cinquecentesco, che ospita un’ala dei Musei Capitolini, si trova la Terrazza Caffarelli, una location elegante ed esclusiva, che ospita una moderna caffetteria. La sua vista strepitosa sulle bellezze artistiche e architettoniche di Roma offre uno scenario da cartolina. 




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