Le meraviglie di Roma raccontate da Alberto Angela

L’arte e i segreti della Città Eterna

“In questo momento di emergenza la nostra forza sono le nostre antiche radici. È come se tutte le generazioni passate avessero lottato idealmente insieme a noi”. Così Alberto Angela riflette sugli effetti della crisi sanitaria che stiamo affrontando. E Roma è senza dubbio la città simbolo dei nostri 3.000 anni di civiltà: antica e contemporanea, sempre da riscoprire.

Alberto Angela è un paleontologo, scrittore, giornalista e famoso divulgatore scientifico in Italia

Vero appassionato di Roma, Alberto Angela, paleontologo, divulgatore scientifico, scrittore e giornalista, ha dedicato alla città eterna diverse trasmissioni televisive e molti libri tra cui: Una giornata nell’antica Roma. Vita quotidiana, segreti, curiosità; Impero. Viaggio nell’impero di Roma seguendo una moneta; Amore e sesso nell’antica Roma; Viaggio nella Cappella Sistina; San Pietro: Segreti e meraviglie in un racconto lungo duemila anni.  

Fontana del Moro in Piazza Navona

Le meraviglie di Roma sono così tante che pochi giorni non bastano per scoprirle tutte. Ma se si ha l’opportunità di fermarsi un pò di tempo in più, conoscerle sarà un piacere per gli occhi e per l’anima. Si può andare oltre le immagini da cartolina, per scoprire cosa c’è nelle chiese, sulle cupole o nei palazzi, come Alberto Angela ha mostrato nella trasmissione di Rai1 “Le meraviglie. Roma il quarto giorno”, svelando i tesori nascosti e meno conosciuti della Capitale. Ad esempio, cosa c’è oltre la celebre scalinata di piazza di Spagna? 

La scalinata di piazza di Spagna

“Il Convento di Trinità dei Monti acquistato dall’ambasciatore di Francia per il re Carlo VIII, con un magnifico refettorio interamente dipinto con trompe l’oeil di Andrea Pozzo, raffigurante le nozze di Cana. Lungo l’intero corridoio San Francesco di Paola è dipinto con un’anamorfosi, ossia una tecnica pittorica per cui, spostandosi, la figura umana si dilata in un paesaggio raffigurante lo stretto di Messina e la Costa calabra, per alludere al miracolo attribuito al Santo. Questo corridoio fu completamente rivestito di calce durante una delle tante epidemie di peste e colera del ‘600 perché si pensava che la calce sterilizzasse tutto. Quando poi fu rimossa emersero questi tesori”. 

Gian Lorenzo Bernini, Obelisco e Fontana dei Quattro Fiumi in Piazza Navona

Alzare gli occhi al cielo è uno dei modi per scoprire i segreti di Roma: la sua luce, le madonnelle dipinte sugli antichi palazzi e molte altre meraviglie…

“Oltre alle tantissime cupole, con i suoi 13 obelischi Roma è la città con più obelischi al mondo. E poi ci sono le torri: la più antica, ai Mercati Traianei, è la Torre delle Milizie da cui si narra che Nerone avesse ammirato l’incendio di Roma. Poi Torre Argentina, Tor Sanguigna, dietro piazza Navona, la Torre del Grillo Onofrio, famosa per il film Il marchese del Grillo, interpretato da Alberto Sordi. Oppure la Torre della Scimmia a Campo Marzio, così chiamata perché si narra che la scimmietta che viveva con la famiglia portò in cima il bambino appena nato, col rischio di farlo cadere ma che, dopo le preghiere del padre alla Vergine, lo riportò giù incolume.” 

Come scrisse Goethe “solo a Roma ci si può preparare a comprendere Roma”. 

Ponte Milvio

Attraversando il Tevere e i suoi ponti si può capire che l’acqua è un elemento essenziale della città.

“Con 11 acquedotti dell’antichità, Roma ha più di 2000 fontane. La più famosa è la fontana di Trevi del Bernini, leggendaria per il rito delle monetine, che fu costruita con i fondi che venivano da una tassa sul vino. Quella dei quattro fiumi a piazza Navona, la fontana del Mosè, la Barcaccia, quella delle Naiadi, la fontana delle Tartarughe, aggiunte dal Bernini successivamente. 

Ponte Sant'Angelo

Roma contiene, poi, esempi unici di architettura. “Nel Parco di Villa Torlonia, sulla via Nomentana, la Casina delle Civette del Principe Giovanni Torlonia che, dopo un enorme restauro, oggi è il Museo delle vetrate liberty. Oppure, in via Gregoriana, Palazzo Zuccari, dall’omonimo pittore che dilapidò tutto il suo patrimonio per realizzarlo. Il portone esterno è come un’enorme bocca che si spalanca su un interno sorprendente: un ambiente moderno fatto di luce e vetri con un’architettura d’avanguardia, sede di una grande biblioteca specializzata in storia dell’arte e che D’Annunzio scelse come la casa del protagonista de Il piacere”. 

Villa Torlonia

Vi è poi Palazzo Spada, in piazza Farnese, con una facciata del ‘500 e un bellissimo cortile dove ammirare la famosa prospettiva del Borromini, un colonnato che sembra aprire ad un giardino con in fondo un labirinto e una statua che in realtà è solo un inganno per gli occhi, frutto di un sapiente lavoro di prospettive.

Roma è davvero, come scrisse Lord Byron, “una città dell’anima” o come Alberto Angela, nel suo libro Una giornata nell’antica Roma, “Una città in perenne espansione da generazioni. Ogni imperatore l’ha abbellita con nuove costruzioni e monumenti, cambiando gradualmente il volto della città. A volte, invece, il suo volto è cambiato anche a causa degli incendi, molto frequenti. Questa continua trasformazione di Roma proseguirà per secoli, con il risultato di farla diventare un bellissimo “museo” all’aperto di arte e di architettura”. “Per questo, soprattutto in questa fase di ripresa, è importante sostenere il nostro patrimonio, frutto della genialità di tutte le generazioni che ci hanno preceduto che, assieme a monumenti e capolavori, ci hanno lasciato anche tanti valori che costituiscono la nostra cultura”. 

Nel segno della divulgazione, Alberto Angela ci ha raccontato il suo ultimo progetto “Cleopatra, donna e regina”, il primo podcast in 12 episodi disponibile dall’8 giugno su Audible: “Non poteva esserci personaggio migliore da raccontare con uno strumento così moderno e versatile come il podcast. Ho potuto sperimentare un nuovo linguaggio per comunicare la cultura e l’approfondimento storico”.