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Ilenia Pastorelli con Carlo Verdone


text Virginia Mammoli

10 Dicembre 2018

Ilenia Pastorelli, l’attrice che ha esordito con un David di Donatello

Alla scoperta della sua assenza di filtri, capace di arrivare come nessun corso di recitazione può insegnare a fare

Il regista Gabriele Mainetti l’ha cercata quando lei ancora non aveva mai pensato di recitare, figuriamoci di vincere uno dei premi più prestigiosi del cinema internazionale, strappandolo dalle mani di attrici ben più navigate come Juliette Binoche, Sabrina Ferilli, Anna Foglietta e Valeria Golino. Carlo Verdone l’ha voluta accanto nel suo ultimo film e ha detto di lei che è stata l’attrice che ha dovuto dirigere meno sul set, impegno che le è valso la candidatura per il Nastro d’argento. È l’inizio della breve - per ora - ma intensa storia di Ilenia Pastorelli, rivelazione del cinema italiano, protagonista di Lo chiamavano Jeeg Robot a fianco di Claudio Santamaria e Luca Marinelli, e di Benedetta follia di Carlo Verdone. Di nuovo al cinema in questo autunno/inverno con due film: Cosa fai a Capodanno?, con, tra gli altri, Luca Argentero e Riccardo Scamarcio, uscito lo scorso novembre, e, dal 10 gennaio 2019, con Non ci resta che il crimine, insieme a Marco Giallini, Alessandro Gassman, Edoardo Leo e Gianmarco Tognazzi. Romana, schietta, dallo sguardo penetrante e la risata cristallina e, per la sua assenza di filtri, capace di arrivare come nessun corso di recitazione può insegnare a fare.

Ilenia Pastorelli, nata e cresciuta romana, è una giovane meraviglia del cinema italiano (ph. Gianmarco Chieregato; Stilista Valeria J Marchetti; Trucco Chiara Corsaletti; Parrucchiere Emanuele Romano)

Come è stato vedersi sul grande schermo e vincere il David di Donatello con il proprio film di esordio?

È stato sicuramente una situazione inaspettata, soprattutto per me, visto che non mai neanche pensavo di fare questo lavoro. 

E lavorare a fianco di Carlo Verdone, dichiaratamente uno dei suoi idoli?

Al di là dell’aspetto lavorativo - conosco a memoria tutte le battute dei suoi film! - Carlo è una persona umanamente bella, con un grande cuore e mi ha insegnato davvero tanto, grazie anche alla sua umiltà e alla sua capacità di mettere tutti a proprio agio sul set.

'Lo Chiamavano Jeeg Robot' (ph. Emanuela Scarpa)

Il personaggio interpretato finora che più le appartiene?

Non avendo mai studiato recitazione, il mio modo di approcciarmi ai vari personaggi è sempre quello di partire in qualche modo da me stessa. Capire quali sono le cose che mi uniscono e che mi dividono dal personaggio. Recitare in un certo senso costringe alla sincerità, a riprodurre esperienze e sentimenti vissuti. Se poi si parla di somiglianze vere e proprie… Alessia era molto tenera, credeva in Jeeg Robot, ma era completamente matta, molto fuori di sé e quindi anche fuori di me, non posso dire che mi somigliasse, se non come origini e come parlato. Forse Luna, di Carlo, per il momento è il personaggio che più mi si avvicina.

‘Benedetta follia’

Ha un’icona di ieri o di oggi del mondo del cinema?

Meryl Streep. La trovo un’attrice strepitosa, in tutti i ruoli. Ogni volta che la vedo mi emoziona.

Uno sfizio che vorrebbe togliersi sul set?

Mi piacerebbe fare un film con Johnny Depp (ride), magari girato da Martin Scorsese, oppure, restando in Italia, lavorare con Alessandro Borghi, che è anche un caro amico, e col regista Stefano Sollima.

Com’è Ilenia lontana dalla macchina da presa?

Non sono cambiata molto da quando ho iniziato a fare l’attrice, faccio sempre le stesse cose che facevo prima. Sono molto legata alla mia famiglia, a mia madre e mia sorella, sono loro le persone che mi riempiono la vita.

Ha già pensato al teatro?

Mi sono arrivate delle proposte di teatro e le sto valutando, il teatro però ha bisogno di molto tempo e sto aspettando la situazione giusta per farlo nel modo migliore.

Verdone ha detto che in lei c’è della poesia, il segno di “Una periferia bella, vera, sincera”. Secondo lei cosa intendeva?

Prima abitavano nella periferia a nord, le persone sono forse più vere, hanno meno sovrastrutture. Credo che Carlo si riferisse a questa autenticità che c’è nelle periferie.

Piazza del Popolo (ph. Valentina Stefanelli)

Quali sono i luoghi di Roma a cui è più legata?

A una chiesa di piazza del Popolo, Santa Maria dei miracoli, non perché sia particolarmente religiosa, quanto per la bellezza in sé della chiesa. Sono poi molto legata a piazza del Popolo in generale e a Tor Bella Monaca, perché lì ho girato Lo chiamavano Jeeg Robot e perché ci sono nata.

Shopping a Roma: i tuoi indirizzi da insider?

C’è un mercatino che mi piace molto in Flaminia Vecchia e anche i negozi a Rione Monti sono molto carini, se ho voglia di comprare qualcosa vado spesso lì.




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