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Vera Dragone

text Virginia Mammoli
photo Francesca Marino

3 Dicembre 2019

Esplosiva Vera

Attrice, cantante e ballerina, Vera Dragone è un’autentica forza della natura

Fin da bambina Vera Dragone ha respirato aria di spettacolo. Suo nonno era Vittorio De Seta, maestro del documentario neorealista, sposato con Vera Gherarducci, attrice di teatro che lavorò anche con Eduardo De Filippo, suo zio, Ivo Garrani, anche lui attore, così come il figlio. Una sorta di tradizione di famiglia. Nata e cresciuta a Catanzaro si è poi trasferita a Roma per studiare recitazione. Anche quest’anno è al fianco di Lillo nel musical School of Rock, nel ruolo di Rosalie Mullins, che le è valso il premio Persefone 2019. Nel 2020 la vedremo in due fiction Rai: Alberto di Luca Manfredi e Vite in fuga di Luca Ribuoli.

Una vita in tournée la sua, tra recitazione, canto e danza. Come ci riesce?  

È il mio sogno da sempre. Il musical in questo è perfetto.  In Italia è ancora un po’ snobbato, mentre all’estero è riconosciuto come la forma d’arte estremamente completa quale è, che mi permette di unire tutte e tre le mie passioni. A livello pratico, con un bambino di 3 anni, non è semplice, allo stesso tempo, però, la maternità ti aiuta a capire cosa è superfluo e su cosa invece vale la pena investire del tempo.

Un artista che ammira?

Una grande ispirazione, anche se non l’ho mai conosciuta, è mia nonna materna, di cui porto il nome. Ho letto i suoi diari e alcuni articoli che parlavano di lei. Era una bravissima attrice ed è un po’ il mio angelo custode.

Nel canto va dalla lirica al jazz, passando per il tango argentino e lo swing. Ma cosa canta Vera mentre prepara la colazione la mattina? 

In questo momento della mia vita mi diletto in compilation di canzoni per bambini. Baby Shark e la sigla dei Pj Masks sono le più richieste dal mio ‘pubblico’.

Il ruolo che più ha amato?

Quello di Marylin Monroe, che ho interpretato in Love is blonde, di Cristina Pezzoli, una regista rivoluzionaria, con cui ho sperimentato un nuovo modo di recitare. 

Cos’è per lei la danza?

La danza è un’espressione dell’anima. Quando voglio esprimere qualcosa recito, quando le parole non bastano più, canto e quando anche cantare non basta più, danzo. 

Ci racconti del suo Ellington.

Io e il mio compagno, Alessandro Casella, da molti anni facciamo spettacoli di varietà stile musical di Broadway anni ’40 e finalmente ci siamo decisi ad aprire il nostro locale. È un luogo dove cenare, bere cocktail e rilassarsi ascoltando buona musica. La zona è il Pigneto, che ormai è la nuova via Veneto, dove si incontrato personaggi incredibili. Come la sera in cui sono venuti Bill Murray, Wes Anderson e Edward Norton.

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